Page 48 - Caorle Journal Luglio 2023
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Il Veneto e le sue bellezze
Veneto and its attractions
BELLUNO Il Monte Pelmo è un imponente massiccio che delimita a Nord la Val di Zoldo, è alto 3168 m ed è affiancato ad
ovest da un altro gruppo montuoso, leggermente più basso, chiamato Pelmetto. Il Pelmo è stata la prima cima
MONTE PELMO delle Dolomiti ad essere scalata: nel 1857 infatti, l’inglese John Ball raggiunse per primo la cima del monte,
dichiarando in seguito di aver scelto questo in particolare perché gli era sembrato il più bello fra tutti i rilievi
delle Dolomiti. Alla base del monte sorgono tre rifugi, situati lungo i percorsi più battuti dagli escursionisti;
di grande valore storico e paesaggistico è poi l’altopiano di Mondeval, facilmente raggiungibile. Da lì, con una
traversata di circa 6 ore, è possibile raggiungere il suggestivo Passo Giau.
Monte Pelmo is an imposing mount that borders the Val di Zoldo to the north, it is 3168 m high and is flanked to the
west by another mountain group, slightly lower, called Pelmetto. The Pelmo was the first peak of the Dolomites
to be climbed: in 1857, in fact, the Englishman John Ball was the first to reach the top of the mountain, later
declaring that he had chosen this one in particular because it seemed to him the most beautiful of all the peaks
of the Dolomites. At the base of the mountain there are three base camps, located along the most popular paths
for hikers; of great historical and landscape value is the Mondeval plateau, which is easily accessible. From
there, with a crossing of about 6 hours, it is possible to reach the beautiful Giau Pass.
CURIOSITÀ: Il Monte Pelmo, data la sua conformazione a doppio monolite, è chiamato anche “el
caregòn de’l Padreterno”, cioè il “trono di Dio”, per l’avvallamento del suo circo glaciale visibile ad Est.
FUN FACT: Given its double monolith conformation, Mount Pelmo is also called “el caregòn de’l Pa-
dreterno”, that is, the “throne of God” in dialect, due to the valley of its glacial cirque visible to the east.
Abano Terme, situato sui Colli Euganei, è il principale centro delle Terme Euganee, un insieme di sorgenti PADOVA
naturali di origine antichissima. Il potere benefico dell’acqua termale, unito ad un’organizzazione alberghiera
che ospita fino a 250.000 turisti l’anno, ha reso Abano una delle località fango-terapeutiche e termali più ABANO TERME
importanti al mondo. Le sue acque termali, che toccano una temperatura di 87°, arrivano dalle Alpi e sgor-
gano dal Poggio di Montirone, arricchendosi lungo il percorso sotterraneo di minerali. Il centro della città è
suddiviso in due zone: Abano Vecchia, il centro storico, e Abano Nuova, il polo turistico. Caratteristiche del
centro storico sono le molte ville nobiliari, oggi adibite soprattutto a musei o hotel.
Abano Terme, located on the Euganean Hills, is the main center of the Euganean Thermal Waters, a set of natu-
ral springs of very ancient origin. The beneficial power of thermal water, combined with hotels that host up to
250,000 tourists a year, has made Abano one of the most important mud-therapeutic and thermal resorts in the
world. Its thermal waters, which reach a temperature of 87 °, come from the Alps and flow from the Poggio di
Montirone, enriching themselves along the underground path with minerals. The city center is divided into two
areas: Abano Vecchia, the historic center, and Abano Nuova, the tourist center. Characteristics of the historic
center are the many noble villas, today mainly used as museums or hotels.
CURIOSITÀ: Gli abitanti di Abano Terme vengono chiamati Aponensi; il termine aponus derive-
rebbe secondo alcuni dal latino e avrebbe attinenza con l’acqua, ma l’etimologia è tuttora incerta.
FUN FACT: The inhabitants of Abano Terme are called Aponensi; According to some, the term
aponus derives from Latin and has relevance to water, but the etymology is still uncertain.
ROVIGO Il fiume Po, lungo 652 km, è il maggior fiume italiano, nonché quello con il bacino idrografico più esteso. Nasce
in Piemonte, dal Monviso, attraversa tutto l’arco settentrionale italiano per poi sfociare nel Mar Adriatico; con
il suo corso, segna in parte il confine tra Lombardia ed Emilia-Romagna e divide interamente il territorio di
PO quest’ultima dal Veneto. Era conosciuto sin dai tempi dell’antica Grecia con il nome di Eridanòs; invece, per i
Celto-liguri che abitavano la zona dal IX secolo a.C. il Po era noto come Bodinkòs, legato ai concetti di scavare
e rendere profondo. L’antica denominazione latina Padus, da cui l’aggettivo padano per indicare la pianura e
il nome finale Po, dovrebbe derivare proprio da questa radice etimologica.
The river Po, 652 km long, is the longest Italian river, as well as the one with the largest catchment area. Born in
Piedmont, from Monviso, it crosses the entire northern Italian arc and then flows into the Adriatic Sea; through
its course, it partly marks the border between Lombardy and Emilia-Romagna and entirely divides the latter’s
territory from the Veneto. It was known since the times of ancient Greece with the name of Eridanòs; instead,
for the Celto-Ligurians who lived in the area from the 9th century BC the Po river was known as Bodinkòs,
linked to the concepts of digging and deepening. The ancient Latin name Padus, from which the adjective
Padano to indicate the plain and the final name Po, should derive precisely from this etymological root.
CURIOSITÀ: Tra le molte creature leggendarie che si dice abitino nel fiume, spicca fra tutte la
“Borda”: un essere spaventoso che afferrava e trascinava sott’acqua chi camminava lungo le sponde.
FUN FACT: mong the many legendary creatures that are said to live in the river, the “Borda” stands
out: a frightening monster that grabbed and dragged underwater those who walked along the banks.